RISTRUTTURARE CASA: COME RISOLVERE IL PROBLEMA N. 1: A CHI DEVO RIVOLGERMI? LE SCELTE DA NON FARE!

  • Autore: STOCCO EGIDIO
  • 04 giu, 2018

LE 6 SCELTE DA NON FARE

Hai deciso di ristrutturare casa e non sai proprio a chi rivolgerti? 

Hai paura di cadere nelle trappole tipiche di una ristrutturazione?

Ecco prima di fare qualsiasi tipo di scelta, leggi qua!


LE  6 SCELTE DA NON FARE:

1-L’AMICO DELL’AMICO

Tutti sappiamo che in Italia il criterio più amato per selezionare qualsiasi tipo di tecnico/professionista di cui abbiamo bisogno è “l’amico dell’amico”. 

Esempio? 

Certamente sarai stato parte o avrai sentito una conversazione di questo tenore: "Hai bisogno di un  avvocato? Non ti preoccupare c’è “l’amico di mio zio” che è bravo!"

Ma bravo a fare che? E’ mai stato il tuo avvocato? In che cosa è specializzato? Ti ha mai aiutato a risolvere un problema ? Che tipo di problema ti ha risolto? Il problema è simile al mio?

La verità è che non siamo in grado di scegliere e spesso, quindi,  è molto più semplice accettare una soluzione che ci viene offerta preconfezionata,  a portata di mano. Questo rende la nostra quotidianità zeppa di problemi da risolvere, più semplice.

Quello che è certo è che nel 90% dei casi tale scelta non è vincente perché “l’amico dell’amico” non ha tutte quelle caratteristiche di professionalità e specializzazione di cui tu hai bisogno; professionalità e specializzazione che tu come me, avresti meticolosamente vagliato prima di scegliere un professionista che non ti era stato segnalato, ma che, in questo caso, hai trascurato proprio perché si trattava “dell’amico dell’amico”.

Questa scelta è una delle più facile e non è la scelta migliore. Infatti, spesso, questa pigrizia ci costa (caspita se ci costa!) in termini di tempo (per cercare un altro professionista, per risolvere i problemi creati grazie al lavoro di un incompetente o - ipotesi ancora più pessimista - per rifare daccapo il lavoro)  e di denaro (per pagare il lavoro che non è stato fatto a regola d’arte, per risolvere i danni creati, per ristrutturare in modo ottimale il tuo spazio).

 

2- IL SINGOLO ARTIGIANO

Altra possibilità in cui potresti cadere è quella di scegliere singoli artigiani specializzati, quindi il muratore, l’idraulico, l’elettricista, etc.., in questo caso il problema è che non c’è una figura che li coordini insieme.

Tu potresti pensare: facile, si coordineranno da soli! No, perchè è come mettere più galli in un pollaio, non sono capaci di coordinarsi e se sorgerà un qualsiasi tipo di problema tenderanno a scaricarsi la colpa l’uno con l’altro.

Hai intenzione di coordinarli tu? Sei sicuro di farcela? Sei certo di avere il tempo e l’esperienza necessaria?

Scelta dello stesso tenore è quello di commissionare i vostri lavori a micro aziende edili, formate da semplici muratori che hanno creato la sognata ditta individuale, non strutturata, senza dipendenti e che si avvale solo della collaborazione di altri artigiani per andare avanti. Questo tipo di professionista ha sulle spalle il peso di dover far funzionare da solo tutti gli ingranaggi tipici di un’impresa, il marketing, il reparto commerciale, la contabilità, la segreteria, la supervisione degli operai, l’assistenza al cliente, l’emissione dei pagamenti, i contatti con i fornitori, la supervisione dei collaboratori esterni.

In questo caso, capirai bene, il problema è che nonostante egli possa essere un bravo e capace professionista, l’assenza di una organizzazione non gli permette di poter offrire al suo cliente sufficienti garanzie per lavori un po’ più complessi.

Anche questa scelta, quindi, si traduce in un spreco di tempo e denaro.

 

3-L’IMPRESA GENERALISTA

Molte imprese, negli ultimi tempi, a causa della crisi che ha colpito il nostro Paese, hanno cercato di differenziare il loro lavoro. 

Pensa alle aziende edili che prima avevano come core business le nuove costruzioni, oggi si accontentano di fare anche le ristrutturazioni di appartamenti e di locali commerciali.

E’ facile intuire che se è possibile riuscire a fare tante cose, è più difficile farle tutte bene. Più è ristretto il tuo focus, più sei specializzato in un settore, più è facile che tu sia un bravo professionista.

Anche noi abbiamo pensato, soprattutto nei momenti più difficili, di prendere qualsiasi tipo di lavoro, anche quello che non avevamo mai fatto prima, ma oggi sappiamo che, se da una parte avremmo guadagnato nel breve termine, nel lungo sarebbe stato sicuramente un gioco a perdere in termini di immagine, proprio perché non potevamo e non possiamo pretendere di essere ottimi professionisti in ogni singolo settore.


4-L’IMPRESA A BASSO COSTO

Siete sicuri che risparmiare sia davvero una mossa vincente? Tutti sanno che nell’edilizia il risparmio non è un effettivo guadagno, specialmente nel medio e nel lungo termine.

In altre parole, se c’è un azienda che vi ha fatto un preventivo stracciato, fatevi queste domande: l’impresa sarà in possesso di tutta la documentazione obbligatoria per legge?  Mi potrà offrire un minima garanzia? Che tipo di materiali utilizzerà? Chi verrà poi effettivamente a effettuare i lavori? Operai specializzati? Personale non specializzato, preso ad hoc per il mio lavoro, e non in grado di fare squadra? Avranno un regolare contratto di lavoro?

Altro problema: Sei sicuro che il prezzo preventivato non sia un amo per assicurarsi di prendere il lavoro? Sei certo che, in corso d’opera ,ogni scusa non sarà buona per far lievitare il costo dell’intervento?

E’ una delle scelte peggiori che tu possa fare!

 

5-LA GRANDE AZIENDA

Può sembrare la scelta migliore e sicura. Sappiamo, infatti, che una grande azienda è strutturata, ha i capitali, ha una storia, ha una solidità, in altre parole offre tutte le garanzie di cui hai bisogno.

Ma sei davvero sicuro che per te sia la scelta giusta?

Il problema è questo: di solito questo tipo di impresa ha bisogno di fare grandi numeri; mi spiego: è molto facile che essa dovrà gestire, contemporaneamente al lavoro che tu gli hai commissionato, numerosi appalti, grossi e complessi (pensiamo agli appalti pubblici o a grosse costruzioni), dove sono in gioco milioni di euro e politiche di immagine da non trascurare che assorbono la maggior parte del personale (qualificato, professionale e specializzato) e delle energie dell’impresa stessa.

Ora, sei davvero sicuro che vuoi essere messo in secondo piano? 

Sei sicuro che la grossa azienda garantisca la stessa dedizione a lavori che gli frutteranno un entrata di 2.000.000 di euro come a lavori da soli 100.000 euro?

Si sicuro che la grande azienda non consideri una perdita di tempo lavori al dì sotto di un certo range di prezzo? Vuoi rischiare?

 

6-IL FAI DA TE

Sei appassionato di bricolage, hai un amico che ti può aiutare e allora hai pensato: perché non risparmiare e non provare a farlo da solo? Cosa ci vorrà mai?

Sei sicuro che sia così facile?

Bene, ti racconto un piccolo aneddoto: un mio caro amico aveva, nella sua bellissima cucina, una parete ammuffita causata dalla perdita di un tubo dell’appartamento sovrastante; perdita poi riparata.  Allora si è detto, perché chiamare un decoratore e spendere soldi, lo posso fare io! Si è recato in un grosso centro di bricolage, si è fatto spiegare quali fossero i prodotti migliori e quale fosse il procedimento, è tornato a casa ed ha seguito attentamente tutti i passaggi.  Il risultato? Dopo solo un mese la parete, oltre ad avere assunto un aspetto a gobbe, perché non è stata rasata sufficientemente bene, è nuovamente zeppa di muffa.

In sostanza, ha speso il doppio di quello che avrebbe potuto spendere chiamando direttamente un professionista!

Le domande che ti devi fare prima di iniziare con il fai-da-te sono:

Ho tutto il materiale e l’attrezzatura per fare il lavoro? Sono sicuro di sapere scegliere i materiali? So perfettamente come si svolgono tutte le fasi? Sono in grado di farlo? Il problema delle macerie? So come risolverlo? Ho il tempo per farlo? Sono sicuro di non stufarmi prima che il lavoro sia ultimato?

In ultimo: Sai che gli impianti idraulici ed elettrici, ad esempio, devono, per legge, essere eseguiti da professionisti abilitati a rilasciarti una certificazione di conformità?

Ecco, se non sai rispondere anche solo ad una di queste domande o hai dei dubbi, LASCIA STARE!

 

Qui dalla STOCCO è tutto!

 

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TORINO – MILANO

Autore: dott.ssa Giada Ruscica 18 maggio 2021
Bonus Ristrutturazione & Sconto in Fattura
Autore: 08080c86_user 7 dicembre 2020

Nella legge di bilancio 2021,   che ha avuto il via libera del Cdm e che ha inziato il suo iter parlamentare, c'è anche la proroga del bonus ristrutturazioni per il 2021. 

Anche per l'anno prossimo sarà possibile ottenere la detrazione Irpef del 50% per gli interventi di recupero edilizio del patrimonio immobiliare.

Il bonus ristrutturazioni è la detrazione fiscale Irpef del 50% delle spese sostenute  per i lavori realizzati su condomini e o edifici singoli. Il limite massimo di spesa per i lavori di ristrutturazione è fissato in 96mila euro. 

A partire dal 2020 i lavori di ristrutturazione che implicano anche un miglioramento energetico devono essere necessariamente accompagnati dall'invio della comunicazione all'Enea.

In particolare  i lavori ammessi al bonus ristrutturazione  sono i seguenti:

  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).

Alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per cui è riconosciuto il bonus ristrutturazioni sono i seguenti:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
  • rifacimento di scale e rampe
  • interventi finalizzati al risparmio energetico
  • recinzione dell’area privata
  • costruzione di scale interne

Cessione del credito o sconto in fattura per le ristrutturazioni

L'articolo 121 del decreto Rilancio, normativa di riferimento per il superbonus 110, prevede che anche per quanto riguarda il bonus ristrutturazioni sia possibile optare, oltre che per la detrazione Irpef nella dichiarazione dei redditi, anche per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

 

 

Autore: Dott.ssa Giada Ruscica 22 ottobre 2020
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Autore: STOCCO EGIDIO 16 novembre 2018

Buone notizie, anche quest'anno il Governo ha prorogato il Bonus Ristrutturazioni.

Come certamente ricorderete, il Bonus sulla Ristrutturazione permette una detrazione Irpef del 50%.

Il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.

Ecco i lavori per i quali potrai chiedere la detrazione:

  1. manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia di una o più unità abitative
  2. manutenzione straordinaria e ordinaria, restauro, risanamento e ristrutturazione sulle parti comuni degli edifici residenziali
  3. ricostruzione e ripristino immobile danneggiato
  4. realizzazione di autorimesse e posti auto
  5. installazione di ascensori e montacarichi
  6. realizzazione di strumenti allo scopo di favorire la mobilità interna ed esterna mediante l’utilizzo di tecnologie avanzate
  7. interventi di bonifica amianto
  8. interventi per la prevenzione di atti illeciti, come furti, etc.
  9. interventi volti alla riduzione dell’inquinamento acustico, risparmio energetico, misure di sicurezza statica e antisismica per gli edifici
  10. spese di progettazione
  11. altre prestazioni professionali relative alla ristrutturazione
  12. spese per la messa a norma degli impianti elettrici e a metano
  13. spese per l’acquisto di materiali
  14. compenso per le relazioni di conformità degli impianti
  15. perizie e sopralluoghi
  16. oneri di urbanizzazione
  17. Iva, bollo e diritti pagati per ottenere concessioni e permessi e comunicazioni inizio lavori
  18. altri costi strettamente legati ai lavori di ristrutturazione

Chi può chiedere la detrazione:

  • proprietario
  • titolare di usufrutto, uso, abitazione o superficie
  • inquilino o comodatario
  • soci di cooperative
  • soci di società semplici
  • imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce
  • il familiare convivente
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il convivente more uxorio

Per richiedere il Bonus Ristrutturazione, non dimenticarti di:

  • inviare, se prevista per legge, la comunicazione inizio lavori all’ ASL;
  • effettuare il pagamento delle spese tramite bonifico, da cui deve risultare: causale, codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e partita Iva del beneficiario del pagamento;
  • indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e la quota di detrazione, la detrazione totale va divisa in 10 quote di pari importo e dall'anno successivo all'esecuzione degli interventi si inizia a dichiarare la prima quota;
  • conservare i documenti relativi al bonus ristrutturazione: concessioni, autorizzazione, comunicazione inizio lavori, comunicazione ENEA, se prevista, ricevute di pagamento, fatture, etc.

Per maggiori info chiama il tuo commercialista e visita il sito dell’Agenzia delle Entrate.


Autore: GIADA RUSCICA 25 luglio 2018
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